Tagli alla sanità e miliardi per il golf: l’assurda priorità del Pentagono con Trump
Mentre i veterani aspettano cure, il Pentagono finanzia il lusso dei suoi 145 campi da golf. E poi c'è la consueta rassegna stampa del giorno

Donald Trump ha sempre amato il golf. Tanto da far pagare ai contribuenti americani oltre 150 milioni di dollari solo per le sue trasferte nei campi privati durante il primo mandato. Ma c'è una spesa ancora più surreale: mentre la sua amministrazione impone tagli draconiani alla spesa pubblica, il Pentagono continua a finanziare senza esitazioni i suoi 145 campi da golf, sparsi tra Stati Uniti, Europa e Asia. Non si tratta di piccoli impianti ricreativi per il personale in servizio, ma di vere e proprie strutture di lusso, dotate di club house, ristoranti e servizi esclusivi che poco hanno a che fare con la preparazione militare.
L'ossessione per la "letalità" e il business del golf
Il mantra ufficiale del segretario alla Difesa, Pete Hegseth, è chiaro: “Lethality, lethality, lethality”. Ovvero, efficienza bellica e null’altro. Ma la realtà racconta un'altra storia. Contratti pubblici mostrano che l'Air Force Special Operations Command ha appena finanziato la semina idroponica e l'acquisto di compost sterile per un campo da golf in New Mexico. L'esercito, nel frattempo, ha stanziato fondi per il restyling del club house di West Point. In Germania, presso la base di Ramstein, sono pronti i soldi per la ristrutturazione di 35 bunker di sabbia.
La domanda sorge spontanea: in che modo questi investimenti migliorano l’efficacia operativa delle forze armate? La risposta del Pentagono è stata il silenzio. Ma i numeri parlano chiaro: mentre i reparti in servizio devono affrontare tagli ai fondi per l’addestramento e la manutenzione, le aree verdi dei campi da golf militari continuano a essere curate con dedizione e finanziamenti statali.
La lunga storia dello spreco
Il Pentagono, interrogato sulla coerenza di queste spese con l'ossessione per la “letalità”, ha evitato di rispondere. Il fatto è che le spese per il golf militare sono sempre state una spina nel fianco per i contribuenti americani. Già nel 1965 la General Accounting Office segnalava l'acquisto, con fondi della difesa, di un campo da 18 buche a Fort Gordon, in Georgia, dove esisteva già un percorso a 9 buche.
Dieci anni dopo, il senatore William Proxmire denunciava i 14 milioni di dollari annuali destinati alla manutenzione dei campi militari, finanziati direttamente dal budget della Difesa.
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