Procura, Copasir e Garante si muovono sulla nostra inchiesta
Numeri di Stato online. Cosa è accaduto. E la consueta rassegna stampa.
Lavorare sull’inchiesta dei numeri di pezzi di Stato e dell’imprenditoria disponibili in rete è stato bello e importante. Bello perché il giornalismo ha il compito di smuovere ciò che non si muove come dovrebbe. Quando ho sentito per la prima volta l’incredibile vicenda raccontata dall’informatico Andrea Mavilla ero convinto che avrebbero fatto di tutto per delegittimare lui e per sminuire l’allarme. In questa storia è impossibile non notare l’indolenza dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.
È stato importante perché la legittimazione del lavoro che abbiamo svolto sta nel fatto che Procura, Copasir e Garante della privacy si sono messi subito, prendendo terribilmente sul serio i nostri articoli.
Lavorare con Antonio Massari, un bravo collega che per Il Fatto Quotidiano cura le inchieste, è stata una crescita professionale, come capita ogni volta che si ha la fortuna di lavorare con professionisti bravi, in un settore ammalato di pressappochismo e improvvisazione. Per gli abbonati a Diario di bordo ecco la seconda puntata dell’inchiesta.
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