L’Ombra sul Lusso: il caso Loro Piana e la crisi sistemica del “Made in Italy”
Dietro le giacche da 3.000 euro, turni massacranti e violenze nei laboratori clandestini: il caso Loro Piana scuote il “Made in Italy
Il 14 luglio 2025, il Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria per un anno della Loro Piana S.p.A., marchio di punta del gruppo LVMH, con l’accusa di aver "colposamente agevolato" un sistema di sfruttamento lavorativo nella propria filiera produttiva. Non si tratta di un atto penale diretto, ma di una misura preventiva che fotografa con precisione chirurgica una crisi più ampia: quella del “Made in Italy” che, dietro la patina di eccellenza, nasconde modelli produttivi fondati sul caporalato, sulla clandestinità e su un profitto ottenuto per sottrazione di diritti.
La filiera tossica
L’indagine, coordinata dal PM Paolo Storari, ha ricostruito una catena di subappalti che dalla maison torinese conduceva, attraverso Evergreen Fashion Group e Sor-Man, a due laboratori cinesi della provincia milanese — Dai Meiying e Clover Moda — privi di capacità imprenditoriale autonoma, dove si lavorava fino a 90 ore a settimana, dormendo in dormitori abusivi ricavati sopra ai reparti produttivi.
I lavoratori, in prevalenza migranti irregolari, erano tenuti in condizioni di moderna schiavitù:
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Diario di bordo - di Giulio Cavalli per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.