L'Italia è una e divisibile (soprattutto per l'infanzia)
Crescere qui non è uguale per tutti
C’è questo rapporto (CRC 2024) che questa mattina dovrebbe essere in prima pagina su tutti i giornali, dovrebbe essere la domanda da porre per chiunque metta un microfono sotto il naso di qualche esponente politico, di qualsiasi parte. L’hanno scritto più di cento soggetti del Terzo settore che si occupano di diritti dell’infanzia, coordinati da Save the Children, e denuncia un’Italia che è una e divisibile. Il luogo di nascita determina le possibilità di realizzazione - se non addirittura di sopravvivenza - alla faccia della Costituzione.
A trentacinque anni dall’adozione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia la distanza tra parole e fatti si misura in numeri che dicono di disuguaglianze, di ritardi e di carenze. Non è solo una questione di Nord contro Sud: le fratture si moltiplicano, insinuandosi nei territori e rivelando un sistema incapace di garantire pari opportunità alle nuove generazioni.
Il declino demografico è il primo segnale di un’emergenza strutturale: con un …
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