L'ennesima scuola che ha paura delle parole: vietato parlare di violenza di genere
Il liceo Leonardo Da Vinci di Milano: quando la scuola insegna a tacere invece che a pensare
Nel liceo Leonardo da Vinci di Milano non si discute di violenza di genere. Non perché il problema non esista, non perché non riguardi le studentesse e gli studenti, non perché non sia un tema di stretta attualità. Semplicemente, non se ne parla. Il Consiglio d’Istituto ha deciso di vietare un incontro con l’associazione Non Una di Meno, promosso dal Collettivo Primavera, con la motivazione che "manca il contraddittorio". È la consacrazione definitiva della retorica della neutralità, che diventa il pretesto perfetto per la paralisi. L’idea che ogni tema debba essere affrontato con due posizioni contrapposte, anche quando i dati e la realtà parlano chiaro, è il trionfo dell’indecisione eretta a principio pedagogico. Come se la violenza sulle donne fosse una questione di opinione, come se la prevenzione dovesse passare attraverso un dibattito tra chi denuncia e chi minimizza.
Non si tratta solo di un episodio isolato. La scuola italiana è sempre più terreno di scontro tra chi vorrebbe tr…
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Diario di bordo - di Giulio Cavalli per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.