La password del terrore
Michael Carturan è sopravvissuto a tre settimane di sevizie disumane in un attico di lusso a New York. I suoi aguzzini volevano una sola cosa: le chiavi del suo portafoglio Bitcoin. E poi la consueta
C’è una scena che riassume tutto: un ragazzo italiano legato con del filo elettrico, torturato con un taser mentre ha i piedi nell’acqua, picchiato, minacciato con una motosega e costretto a fumare crack. Tutto per una password. Anzi, per una serie di caratteri alfanumerici che danno accesso a un portafoglio di Bitcoin. Accade a SoHo, New York, nel maggio 2025. Nell’epicentro della cultura tech-elitista, dentro un appartamento da 30mila dollari al mese, mentre fuori le vetrine vendono l’ultima sneaker per rivoluzionari da salotto.
Michael Valentino Teofrasto Carturan, 28 anni, originario di Rivoli, si è salvato correndo scalzo, ferito e insanguinato, in strada. È stato tre settimane nelle mani dei suoi aguzzini. Volevano le chiavi dei suoi 30 milioni di dollari in cripto. Non ci sono riusciti. Ma per provarci hanno fatto tutto: l’hanno appeso per i piedi dal cornicione del quinto piano, l’hanno seviziato, minacciato, sottomesso. Avevano perfino stampato magliette con il suo volto sotto l’effetto delle droghe. La barbarie documentata. Come trofeo o promemoria.
Il crimine perfetto in una moneta perfetta
L’ideatore del sequestro è John Woeltz, 37 anni, americano, soprannominato il “re delle cripto del Kentucky”, patrimonio stimato da 100 milioni di dollari. Possiede una fattoria da 860.000 dollari, un jet privato, un elicottero e uno stuolo di fan negli ambienti tech. È stato relatore in conferenze fintech, osannato come esperto di blockchain. La sua aiutante è Beatrice Folchi, 24 anni, italiana, studi in comunicazione e filosofia, presunte collaborazioni con brand di lusso e un passato da attrice. Il profilo perfetto per entrare nei circoli giusti. L’identikit ideale per passare inosservati.
Nell’appartamento da copertina trasformato in camera di tortura, la polizia ha trovato armi da fuoco, giubbotti antiproiettile, visori notturni, cocaina, caschi balistici, una sega, una rete metallica, una pila di Polaroid. Un piccolo arsenale da guerra psicologica, con il marchio di fabbrica di chi vuole dominare, controllare, piegare. E un Apple AirTag al collo della vittima. Perché nella distopia cripto, anche il tracciamento ha un’estetica da design.
La violenza reale di una finanza virtuale
Woeltz è stato arrestato il 23 maggio. Beatrice Folchi è stata inizialmente fermata e poi rilasciata, con un’indagine ancora aperta. Almeno un altro complice risulta ricercato. Tutto lascia intendere che Carturan sia stato vittima di
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Diario di bordo - di Giulio Cavalli per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.