Diario di bordo - di Giulio Cavalli

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La madre indegna: il nuovo nemico del populismo penale

La madre indegna: il nuovo nemico del populismo penale

Il senatore Berrino criminalizza la maternità e legittima la punizione collettiva: un salto pericoloso verso logiche che la storia ha già condannato. E poi la consueta rassegna stampa

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Giulio Cavalli
giu 05, 2025
∙ A pagamento
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La madre indegna: il nuovo nemico del populismo penale
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La scena si svolge il 4 giugno 2025, in Senato, durante la discussione del Decreto Sicurezza (DL 48/2025). Il senatore Gianni Berrino, esponente di Fratelli d’Italia, pronuncia parole che, per brutalità e violenza, meritano di essere fissate in una cronaca nera della politica italiana: "Le donne che fanno figli per poter rubare, non sono degne di farlo" e "un bambino sta più sicuro in carcere che a casa con genitori che li concepiscono per andare a delinquere".

Non sono semplici scivoloni. Non è retorica esasperata di un dibattito acceso. Sono dichiarazioni che si posizionano in un preciso solco ideologico: quello della disumanizzazione preventiva e dell’annientamento dei diritti fondamentali, in particolare dei soggetti più fragili.

Lo Stato che si arroga il potere di definire l'"indegnità"

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L'affermazione che alcune donne non sarebbero degne di avere figli si scontra frontalmente con il principio cardine della Costituzione italiana (articoli 2, 3 e 31) e con la Convenzione ONU sui dirit…

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