La madre indegna: il nuovo nemico del populismo penale
Il senatore Berrino criminalizza la maternità e legittima la punizione collettiva: un salto pericoloso verso logiche che la storia ha già condannato. E poi la consueta rassegna stampa
La scena si svolge il 4 giugno 2025, in Senato, durante la discussione del Decreto Sicurezza (DL 48/2025). Il senatore Gianni Berrino, esponente di Fratelli d’Italia, pronuncia parole che, per brutalità e violenza, meritano di essere fissate in una cronaca nera della politica italiana: "Le donne che fanno figli per poter rubare, non sono degne di farlo" e "un bambino sta più sicuro in carcere che a casa con genitori che li concepiscono per andare a delinquere".
Non sono semplici scivoloni. Non è retorica esasperata di un dibattito acceso. Sono dichiarazioni che si posizionano in un preciso solco ideologico: quello della disumanizzazione preventiva e dell’annientamento dei diritti fondamentali, in particolare dei soggetti più fragili.
Lo Stato che si arroga il potere di definire l'"indegnità"
L'affermazione che alcune donne non sarebbero degne di avere figli si scontra frontalmente con il principio cardine della Costituzione italiana (articoli 2, 3 e 31) e con la Convenzione ONU sui dirit…
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