Italia dietro all'Ungheria nei diritti
Io li invidio quelli che riescono a non preoccuparsi
Io un po’ li invidio quelli che di fronte a questi tempi riescono a essere tranquilli. Dico sul serio. Invidio chi ritiene il cicaleccio tra Putin e Trump un pettegolezzo passeggero che non avrà influenza sulle vite di chiunque. Invidio chi ritiene la riforma di Valditara sulla scuola un intoppo momentaneo nella formazione dei loro figli. Invidio - lo ammetto, con un po’ di disprezzo - chi crede che i diritti sia roba d’altri.
Rimango ostinatamente convinto che il progresso si misuri anche sui diritti. Se è così allora l'Italia ha deciso di tornare indietro. Il rapporto annuale di ILGA-Europe fotografa un paese che sprofonda nei diritti civili, posizionandosi al 25% nella classifica del Rainbow Index 2024, dietro persino all'Ungheria di Orbán, che almeno arriva al 33%. Un dato che non lascia spazio a interpretazioni: l'Italia è ormai considerata tra i fanalini di coda in Europa per le tutele legali delle persone LGBTQI+.
Le cause della caduta
L'arretramento non è frutto del caso. Negli …
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Diario di bordo - di Giulio Cavalli per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.