Israele blocca gli aiuti umanitari a Gaza: una carestia annunciata
“Il primo ministro Netanyahu ha deciso che a partire da questa mattina tutti gli ingressi di merci e forniture nella Striscia di Gaza cesseranno”
La guerra a Gaza non si combatte solo con i missili. Si combatte anche con la fame. Dopo sei settimane di tregua e un precario equilibrio diplomatico, il governo di Benjamin Netanyahu ha deciso di chiudere tutti i valichi e interrompere l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia. La decisione, arrivata il 2 marzo, non è solo una mossa di pressione su Hamas: è un verdetto di condanna per 2,3 milioni di persone, intrappolate in un lembo di terra ridotto in macerie.
Per Israele, il blocco è una strategia. Per Gaza, una sentenza. Una sentenza che si consuma lentamente, giorno dopo giorno, tra le strade polverose di un territorio ormai spogliato di tutto. Il cibo diventa un lusso, l'acqua una speranza, le medicine un miraggio. Eppure, il governo Netanyahu parla di "misura necessaria"
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