Il boomerang albanese del governo Meloni
Quando la propaganda incontra la realtà: le deportazioni in Albania smascherano l’illusione del controllo migratorio del governo Meloni.
L'ennesimo capitolo del "modello Albania" voluto dal governo Meloni si è concluso nel modo più prevedibile: un fallimento clamoroso che, invece di rafforzare la proiezione muscolare dell'esecutivo ne rivela l'inconsistenza giuridica e l'inefficacia politica. I 43 migranti deportati in Albania sono stati liberati e riportati in Italia: un epilogo che sbugiarda le pretese del governo e mette a nudo le violazioni sistematiche dei diritti umani legate a questo aspirante protocollo internazionale. L’ennesimo smacco giuridico è solo l'ultima prova di una politica migratoria che, dietro l'apparente rigore, cela fragilità strutturale e disprezzo per i principi fondamentali della democrazia.
La vicenda
Il 30 gennaio 2025, la nave Cassiopea ha trasferito 43 persone migranti al centro di detenzione di Gjader, in Albania. Ma la Corte d'Appello di Roma ha smontato l'operazione pezzo per pezzo, negando la convalida del trattenimento…
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