Europa senza gas russo: ora chi scrive le regole?
L’Ucraina chiude i rubinetti e apre un nuovo capitolo nei rapporti di forza tra Europa e Russia
Il 2025 si apre con un evento che cambierà il volto energetico dell’Europa: il transito del gas russo attraverso l’Ucraina si è fermato. La scadenza dell’accordo bilaterale, prevista da tempo, segna non solo la fine di un’era, ma un simbolico colpo inferto alla dipendenza energetica dell’Europa da Mosca. Il momento, che fonde geopolitica e sopravvivenza energetica, è il punto di partenza per interrogarsi su un futuro incerto.
Una svolta che viene da lontano
Per decenni, l’Ucraina è stata il corridoio privilegiato per il gas russo diretto in Europa. Dal 2019, un accordo garantiva il transito di 40 miliardi di metri cubi di gas all’anno, una fonte di entrate strategica sia per Kiev che per Mosca. L’invasione russa del 2022 ha trasformato lo scenario: un conflitto sanguinoso ha reso ogni molecola di gas un nodo di tensione. Nonostante ciò, l’Ucraina ha rispettato gli accordi, dimostrando affidabilità e mantenendo un vitale flusso di entrate. Ma a che prezzo?
Il prezzo di questa scelta si ri…
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