È stato ritrovato un campo di sterminio in Messico, con forni crematori
Un campo di sterminio attivo per tredici anni, migliaia di vittime e il silenzio dello Stato: l’orrore di Jalisco è solo la punta dell’iceberg. Da oggi per gli abbonati c'è anche la rassegna stampa.
Teuchitlán, Jalisco. Il 5 marzo 2025 il Messico si è trovato di fronte a una scoperta scioccante: un campo di sterminio, attivo per almeno tredici anni, con forni crematori industriali, fosse comuni e strutture per la detenzione e la tortura. Il ranch Izaguirre, situato in una zona rurale dello stato di Jalisco, è stato utilizzato come centro di eliminazione sistematica di persone scomparse, molte delle quali giovani in cerca di lavoro.
Il ritrovamento e le omissioni dello Stato
L’organizzazione Guerreros Buscadores, composta da familiari di desaparecidos, ha portato alla luce il sito. Nel 2017 una testimonianza aveva già segnalato il ranch come un luogo di sterminio, ma non era stata avviata alcuna indagine. Nel settembre 2024, agenti della Guardia Nazionale avevano arrestato dieci uomini armati nei pressi del sito, senza però approfondire la natura dell’installazione. A oggi, la Procura dello Stato di Jalisco non ha ancora fornito un rapporto ufficiale, e le autorità federali hanno evitato dichiarazioni di rilievo.
I residenti della zona avevano più volte segnalato strani movimenti notturni, incendi frequenti e rumori di spari provenienti dal ranch Izaguirre. Tuttavia, nessuna di queste denunce ha portato a un’azione concreta da parte delle autorità locali. La presenza di forni crematori ha reso quasi impossibile determinare il numero esatto delle vittime, ma le stime forensi parlano di migliaia di persone scomparse e poi eliminate sistematicamente.
Le prove dell’orrore: numeri e testimonianze
Secondo le prime indagini, nel ranch Izaguirre sono stati trovati resti umani compatibili con migliaia di vittime. Video e fotografie diffuse dai gruppi di ricerca mostrano camere di tortura, strumenti di costrizione e forni crematori di grandi dimensioni, capaci di incenerire corpi su scala industriale. Testimonianze di sopravvissuti parlano di persone costrette ai lavori forzati prima di essere uccise, mentre numerose bambine sarebbero state rapite, abusate e successivamente eliminate.
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