Cosa avrebbe dovuto fare O.B.?
Una madre sotto processo e una domanda politica che nessuno osa affrontare
Fa caldo a Bologna, è il 27 agosto del 2019. Fuori ci sono 32 gradi. Tra i passeggeri che scendono dal volo AT952 della Royal Air Maroc proveniente da Casablanca c’è una donna congolese che tiene per mano una bambina di 8 anni. La nipote di 13 anni è poco dietro. Hanno bagagli di un viaggio che immaginano lungo.
La fila del controllo documenti scorre veloce. Quando è il turno di O.B., la donna congolese con le due ragazzine al seguito, sembra esserci un intoppo. Quegli altri dietro si spazientiscono, i poliziotti di frontiera discutono tra loro, poi telefonano. «I documenti sono falsi», dicono. A O.B. crolla la faccia come una diga. In quel momento inizia il Caso Kinsa, una disputa legale internazionale che potrebbe stravolgere prossimamente le norme europee su immigrazione e accoglienza.
Il giorno dopo, siamo al 28 agosto, O.B. viene arrestata. La donna è accusata di "favoreggiamento" dell’immigrazione non autorizzata della figlia e della nipote, ai sensi dell’articolo 12, comma 3 del…
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