C'è un filo sottile, quasi invisibile, che lega alcune capitali europee a Mar-a-Lago. Un filo fatto di strette di mano sudate, sorrisi forzati e promesse bisbigliate all'orecchio del presidente più imprevedibile della storia americana. Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca non è solo un evento politico: è un terremoto che scuote i palazzi del potere europeo, dove i leader si affannano a dimostrare la propria fedeltà al nuovo (vecchio) inquilino di Washington. Ma il conto potrebbe arrivare presto, salato e con interessi: i dazi sulle esportazioni europee sono la spada di Damocle che pende su questa scomoda alleanza.
Giorgia Meloni: la favorita di Trump, ma a quale prezzo?
Giorgia Meloni ha il privilegio – o la condanna – di essere l'unica leader dell'Unione europea invitata all'inaugurazione di Trump. La foto con Elon Musk a Parigi, la visita riservata a Mar-a-Lago: tutto sembra dipingere un quadro di intesa perfetta. Trump la chiama "una donna fantastica", ma le lodi di The Donald sono spesso il preludio a richieste difficili da rifiutare.
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