Abbiamo un serio problema di mafiosi scarcerati
E abbiamo un serio problema di congiuntura politica
Paolo Aurelio Errante Parrino è stato arrestato nel pomeriggio del 27 gennaio di fronte all’ospedale di Magenta. Dopo essersi reso irreperibile (ne ho scritto ieri qui) è finito più o meno come suo cugino Matteo Messina Denaro. È possibile che Errante Parrino venga ricoverato per questioni di salute. Il suo legale, Roberto Grittini, avrebbe già chiesto al Tribunale la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari.
È una buona notizia. Ma negli ultimi mesi, il sistema giudiziario italiano ha aperto una ferita che rischia di non rimarginarsi: una serie di scarcerazioni di figure apicali della criminalità organizzata ha lasciato interdetta l'opinione pubblica e alimentato dubbi sull'efficacia delle norme vigenti. Non si tratta solo di procedimenti amministrativi, ma di simboli che si sgretolano, di un messaggio implicito che mina anni di lotta serrata contro le mafie. Ogni scarcerazione rappresenta un passo indietro in un cammino già impervio. Chi sono questi uomini? Cosa rappresentano…
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