Qui intorno una volta era tutto narrazione

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Qui intorno una volta era tutto narrazione

Nel giorno del mio compleanno, era lo scorso 26 giugno, ero in auto e ho pensato ora chiamo mio padre. Solo che mio padre è morto, più di un anno fa. Credo di non essermelo dimenticato, più semplicemente passando tutto il giorno a lavorare sulle parole ho creduto di potermi raccontare una storia che generasse realtà e ho perso il confine tra ciò che è reale perché raccontato e ciò che è reale e quindi visitabile. O forse è tutto più banale: mi mancava mio padre e come un cretino volevo rivivere anche solo per un secondo la sensazione di poterlo chiamare, fregandomene dell’imbarazzo che mi ha provocato un desiderio così osceno.

Quando da bambino sognavo di lavorare con le parole non avrei mai immaginato che potessero essere usate per fini non etici. Con l’innocente consapevolezza dei bambini mi dicevo che uno strumento che richiede così tanto studio e così tanta cura avrebbe potuto finire nelle mani solamente di me…