L'inguaribile passione per la farsa

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L'inguaribile passione per la farsa

Nell’esatto momento in cui sto scrivendo queste righe la televisione sta trasmettendo una giornalista che si commuove guardando dall’alto la folla in piazza Duomo accorsa per il funerale di Silvio Berlusconi che intona il coro “chi non salta comunista è”. Giuro. L’ho twittato qui perché mi illudo di poter serbare questo ricordo ogni volta che cado nell'errore di ritenere di avere toccato il fondo.

Berlusconi è morto e come succede quando muore una persona che ha occupato spazi rilevanti nella vita pubblica e politica il suo feretro può essere usato per due scopi: amplificare il lutto di chi ne ha avuto a che fare, dando spazio ai legittimi ricordi dei suoi compagni d’azienda e di partito in una dimensione che potremmo definire privata (seppure pubblica) oppure ricordare la su “carriera” in un campo prettamente pubblico e quindi libero ai giudizi di ognuno. Il trucco in questo caso - era facilmente prevedibile - è stato d…